Il fiume Niger, linfa vitale per milioni di persone nell’Africa occidentale, scorre attraverso una regione piena di sfide. In Mali e Niger, due paesi saheliani alle prese con minacce jihadiste e condizioni climatiche avverse, il fiume rimane una fonte costante di sostentamento e speranza.
L’ecosistema un tempo fiorente del delta interno del Niger, un’area paragonabile per dimensioni alla Svizzera, è sotto assedio. Il degrado ambientale e il cambiamento climatico hanno drammaticamente alterato il paesaggio, trasformando quello che una volta era il cuore verde del Sahel in una distesa sempre più arida. Questo cambiamento ha sconvolto il delicato equilibrio tra le diverse comunità della regione – i pastori Fulani, gli agricoltori Bambara e i pescatori Bozo – che hanno coesistito per secoli.
Le sfide del fiume sono molteplici. La pesca eccessiva ha esaurito gli stock ittici, mentre il deserto del Sahara in avanzata minaccia le fertili pianure alluvionali. La costruzione di dighe dagli anni ’70 ha alterato il flusso del fiume, esacerbando l’impatto delle siccità prolungate che affliggono il Sahel. Queste pressioni ambientali sono state aggravate dalla presenza di gruppi jihadisti armati, le cui campagne violente hanno costretto molti ad abbandonare le loro terre e mezzi di sussistenza.
In questo contesto volatile, il fiume assume un’importanza ancora maggiore. Non solo fornisce cibo, ma serve anche come potenziale via di fuga durante gli attacchi. Tuttavia, la capacità del Niger di sostenere la vita è sempre più sotto pressione. I livelli dell’acqua stanno diminuendo e nuovi banchi di sabbia stanno tagliando fuori aree una volta produttive del delta. La situazione è disastrosa, con funzionari locali e operatori delle ONG che la descrivono come un’imminente catastrofe ambientale e umana.
La situazione della sicurezza complica ulteriormente gli sforzi per affrontare queste sfide. I gruppi jihadisti affiliati ad al-Qaeda hanno espanso la loro influenza nella regione, rendendola uno dei campi di battaglia più sanguinosi nel conflitto del Sahel. Il controllo del governo è limitato, lasciando gli abitanti vulnerabili agli attacchi di varie fazioni armate, inclusi i jihadisti e, più recentemente, i mercenari russi portati per combatterli.
L’instabilità politica nella regione, esemplificata dai recenti colpi di stato in paesi come Niger, Mali e Burkina Faso, ha creato un vuoto di potere che i gruppi jihadisti stanno sfruttando. Ciò ha portato ad un aumento degli attacchi alle basi militari, ai villaggi e ai siti di risorse naturali, in particolare nell’area di confine tra Mali, Burkina Faso e Niger.
Nonostante queste sfide, il fiume Niger continua il suo viaggio attraverso le pianure saheliane arroventate dal sole, collegando le capitali di Bamako e Niamey. Il suo corso lo porta attraverso città carovaniere storiche come Timbuctù e Gao, un tempo fiorenti centri di commercio e cultura, ora alle prese con l’isolamento, la desertificazione e il terrorismo.
Eppure, il fiume mantiene il suo fascino. Viaggiare sulle sue acque offre uno scorcio su un mondo dove il tempo sembra muoversi a un ritmo diverso. Le tradizionali pinasse con le loro vele patchwork solcano ancora il fiume, trasportando persone e merci. Le rive sono punteggiate di villaggi con case di fango e cupole di paglia, mentre mandrie di pastori nomadi e barche da pesca fanno parte del paesaggio senza tempo.
Questo fascino duraturo del Niger ha ispirato musicisti come Ali Farka Touré, il defunto chitarrista e cantante maliano noto come il re del blues del Sahel. La sua musica, nata sulle rive del fiume, catturava l’essenza della vita in questa parte dell’Africa – un delicato equilibrio di dolcezza e disperazione, riflettendo la complessa realtà dell’esistenza lungo il corso del Niger.
Mentre il fiume continua il suo lento e costante flusso attraverso terre segnate dal conflitto e dal cambiamento ambientale, rimane un simbolo di resilienza e continuità. Il Niger, indifferente ai problemi degli esseri umani, persiste come un’arteria vitale di vita in una regione che affronta un futuro incerto.