Bambini nel Deserto . 21/06/2024 . Tempo di lettura: 2 minuti
In questi anni di lavoro ci siamo accorti della distanza enorme che separa le realtà che incontriamo ogni giorno sul campo e la consapevolezza da parte dei cittadini italiani ed europei sulle condizioni reali delle persone che vivono in Africa. C’è chi immagina il continente africano alla stregua di una sconfinata landa desertica costellata di piccole comunità che vivono perlopiù di sussistenza, e chi – dalla parte opposta – suppone che l’Africa intera sia oramai in una fase di sviluppo avanzato. Del resto i media e le tecnologie non sembrano aiutare molto, anzi: abbiamo constatato da più parti come i social network e le evoluzioni tecnologiche quali l’Intelligenza Artificiale, più che diffondere conoscenza, sembrano talvolta rendere ancora più persistenti e granitici i pregiudizi: non sono rari i casi in cui l’IA ha contribuito a dare concretezza a fake news, e a consolidare e diffondere argomentazioni prive di veridicità e raccontate in modo manipolatorio.
È partendo da queste considerazioni che Diego Fontana, creativo indipendente e docente all’Istituto Europeo di Design, ha sviluppato la nostra nuova campagna di comunicazione: diversi contenuti, basati sullo stesso concetto, espresso da un payoff schietto e senza fronzoli, che ci rappresenta molto: persone vere, che aiutano persone vere. Nei contenuti, di volta in volta, mostreremo immagini create grazie all’uso di software per l’Intelligenza Artificiale visiva, quali Midjourney e Firefly, che danno visibilità e concretezza a pregiudizi duri a morire; storie che si nutrono di disinformazione ed esistono solo nel chiacchiericcio quotidiano di chi continua a raccontarle: migranti che vivono in lussuosi hotel italiani ed europei, quando non addirittura spesati per diffondere in occidente certi valori, persone che rubano il lavoro a noi occidentali, o che potrebbero tranquillamente non migrare se solo si accontentassero di quello che hanno. Ovviamente queste false verità vengono smentite categoricamente da una frase perentoria: queste scene «Esistono solo in un’immagine creata con l’intelligenza Artificiale». Speriamo che il nostro messaggio passi: l’apertura mentale, la conoscenza diretta sul campo, il coraggio di scavalcare il muro del pregiudizio sono le sole armi di cui dobbiamo dotarci per essere cittadini a pieno titolo del mondo presente e futuro.