Bambini nel Deserto . 28/06/2024 . Tempo di lettura: 2 minuti
Negli anni abbiamo constatato la profonda disconnessione tra le realtà quotidiane che affrontiamo sul campo e la consapevolezza degli italiani ed europei riguardo alle condizioni reali delle persone provenienti dall’Africa. Alcuni percepiscono e descrivono i migranti come sottrattori di opportunità lavorative per gli italiani. D’altronde, i media e le tecnologie non sembrano favorire una maggiore comprensione, anzi: abbiamo osservato come i social network e le tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale, invece di diffondere conoscenza, spesso rinforzino pregiudizi già radicati. Numerosi sono i casi in cui l’IA ha dato corpo a fake news, consolidando e diffondendo argomentazioni infondate e manipolative.
Da queste riflessioni nasce la campagna di comunicazione, ideata da Diego Fontana, creativo indipendente e docente presso l’Istituto Europeo di Design: una serie di contenuti che ruotano attorno a un concetto chiaro, esemplificato da un payoff diretto e privo di abbellimenti, che ci rappresenta pienamente: persone reali che aiutano persone reali. Attraverso l’uso di software di Intelligenza Artificiale visiva come Midjourney e Firefly, creeremo immagini che danno visibilità a pregiudizi tenaci e persistenti; storie alimentate dalla disinformazione che esistono solo nel chiacchiericcio quotidiano: migranti che vivono in hotel di lusso italiani ed europei, sovvenzionati per diffondere determinati valori in Occidente, persone che rubano il lavoro agli occidentali, o che potrebbero tranquillamente rimanere nei loro paesi se solo accettassero le condizioni esistenti. Naturalmente, queste falsità saranno categoricamente smentite da una dichiarazione netta: queste scene «Esistono solo in un’immagine creata con l’intelligenza Artificiale». Il nostro obiettivo è chiaro: trasmettere il messaggio che solo con l’apertura mentale, la conoscenza diretta e il coraggio di superare i pregiudizi possiamo diventare cittadini a pieno titolo del mondo presente e futuro.