L’albero del futuro
Il Neem è un albero della famiglia delle Meliacee nativo dell’Asia orientale, dell'India e della Birmania che può raggiungere 30 metri di altezza e circa 2,5 metri di diametro.
I semi sono un'importante fonte di limonoidi, composti triterpenoidi presenti anche in una certa misura nelle foglie, nella corteccia e in altri tessuti.
Nell'albero sono stati individuati oltre 100 composti biologicamente attivi.
I principali: azadiractina, azadiradione, fraxinellone, nimbina, salannina, salannolo, vepinina, vilasinina ecc..
Ha numerose proprietà medicamentose tanto che in India lo chiamano "la farmacia del villaggio".
Per secoli gli indiani sono ricorsi a questa pianta per curare dolore, febbre e infezioni, inoltre si puliscono i denti con i suoi rametti, curano i disturbi della pelle con il succo ricavato dalle foglie e ne bevono l'infuso come tonico.
Il Neem, presente nelle regioni tropicali, appartiene alla famiglia del mogano.
Dato che raramente perde le foglie, fornisce ombra tutto l'anno.
Cresce in fretta, richiede poche cure e sopravvive bene nei terreni poveri. Fu introdotto nell'Africa occidentale all'inizio del XX secolo per fornire ombra e impedire al deserto del Sahara di estendersi a sud.
Oltre a fornire ombra tutto l'anno nei Paesi in cui fa molto caldo inoltre il suo legno inattaccabile dalle termiti è utilizzato in edilizia e in falegnameria.