Il mio incontro con Bambini nel Deserto nel 2021 ha segnato l’inizio di un viaggio straordinario e profondamente gratificante. Inizialmente, il mio coinvolgimento era puramente professionale: ho sviluppato – e continuo a seguirne gli sviluppi – TheTree, il sistema gestionale che l’organizzazione utilizza. Tuttavia, ciò che doveva essere un semplice progetto tecnico si è trasformato in un’esperienza che ha arricchito la mia vita in modi che non avrei mai immaginato.
Fin dall’inizio ho percepito che Bambini nel Deserto era diversa. Non era solo un’altra ONG, ma un gruppo di persone autentiche, mosse da una sincera passione per aiutare chi è nel bisogno. Questa genuinità mi ha colpito profondamente e mi ha spinto a impegnarmi sempre di più.
Ogni giorno, Bambini nel Deserto mi ricorda il potere dell’azione concreta.
Vedere l’impatto tangibile che l’Organizzazione ha sulla vita di tante persone mi riempie di un senso di scopo e di gratitudine.
Ho imparato che anche il più piccolo contributo può fare una grande differenza.
Lavorare con Bambini nel Deserto mi ha fatto riscoprire il significato della solidarietà e dell’empatia.
Ha ampliato la mia prospettiva sul mondo e mi ha fatto comprendere quanto siamo tutti interconnessi, indipendentemente dalla distanza geografica o culturale.
Sono estremamente grato alla Direzione di Bambini nel Deserto per l’opportunità, dopo l’apertura di Bambini nel Deserto qui in Svizzera, di far parte di questa straordinaria famiglia di volontari e professionisti dedicati.
Bambini nel Deserto non solo aiuta chi è nel bisogno, ma arricchisce anche la vita di chi vi partecipa.
Per questo, oltre al mio operato, a loro e a tutti quelli che vivono e lavorano per e con BnD va il mio grazie più grande.